giovedì 15 gennaio 2015

IL GIORNO 27 GENNAIO ALLE ORE 17 PRESSO L’ISTITUTO DI BIOMETRIA E STATISTICA MEDICA DELL’UNIVERSITA’ DI MILANO CON SEDE IN VIA VANZETTI 5, VERRA’ PRESENTATO IL LIBRO: “ FALSI DI STAMPA” DI ALBERTO GAINO

IL LIBRO: “ FALSI DI STAMPA” DI ALBERTO GAINO (EDIZIONI GRUPPO ABELE) TRATTA 3 TEMI: L’ ETERNIT, TELECOM SERBIA, LA STAMINA.
Alberto Gaino è un giornalista giudiziario già de la Stampa che spiega come si può ingannare tramite la Stampa e come in questo modo si cambiano le carte in tavola.
SI PARLERA’ SOPRATTUTTO DEL PRIMO E DEL TERZO TEMA. VI E’ STATO RECENTEMENTE IL GIUDIZIO DELLA CORTE DI CASSAZIONE: ”ANNULLATO SENZA RINVIO PER PRESCRIZIONE”.
ORA, AL TRIBUNALE DI TORINO E’ IN CORSO IL PROCESSO CONTRO VANNONI E ALTRI PER TRUFFA E ASSOCIAZIONE A DELINQUERE.
IL LIBRO VERRA’ PRESENTATO DALL’AUTORE, DAL PRESIDENTE DI MEDICINA DEMOCRATICA PIERGIORGIO DUCA, DALL’AVVOCATO SERGIO BONETTO DEL FORO DI TORINO, DA UN MEDICO DEGLI SPEDALI CIVILI DI BRESCIA E DA QUANTI ALTRI VORRANNO INTERVENIRE
(Via Vanzetti si raggiunge dalla stazione centrale con la linea MM 2 scendendo alla fermata di Lambrate e da li (Piazza Bottini) immettendosi sulla via Valvassori Peroni fino alla fine della via (400
m.) girando a destra ed entrando nel primo portone a destra, quindi nel cortile si intravede di fronte l’aula didattica dove si svolgerà la presentazione).
Milano, 15 gennaio 2015 


IL GIORNO 20 GENNAIO ALLE ORE 17 A MILANO IN ST.NE C.LE PER ORGANIZZARE UN NUOVO CORSO SULLA SALUTE

                        IN STAZIONE CENTRALE DI MILANO – BINARIO 21 SCALA E QUARTO PIANO- SI FARA’ UN INCONTRO PER ORGANIZZARE UN NUOVO CORSO SULLA SALUTE PER IL 2015.

DAL CORSO PRECEDENTE E’ USCITO UN NUMERO DELLA RIVISTA MEDICINA DEMOCRATICA MOLTO RICCO E IMPORTANTE PER SPIEGARE I NODI FONDAMENTALI DELLA ORGANIZZAZIONE SANITARIA DI OGGI, CRITICARE LA SUA DERIVA VERSO IL PRIVATO E PROPORRE ADEGUATE DIFESE E E UN’ALTERNATIVA POSSIBILE.

L’IDEA DEL CORSO PER I PROSSIMI MESI – DA DISCUTERE ALL’INCONTRO DEL 20 – E’ QUELLA DI APPROFONDIRE IL SENSO DELLE MISURE “NUOVE” (MA SONO PROPRIO COSì?) CHE STA PRENDENDO LA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA. CERCARE DI CAPIRNE I CONTENUTI, VERIFICARE SE NON SIANO NECESSARIE INIZIATIVE DI CONTESTAZIONE, COMUNQUE DI MODIFICA DELLE SITUAZIONI PRATICHE CHE I CITTADINI SI TROVANO OGNI GIORNO DAVANTI. SI TRATTERANNO QUINDI ALCUNI PROBLEMI CERCANDO DI SPIEGARE CHE COSA FARE PER DIFENDERSI. 

PROCESSO PIRELLI PER AMIANTO

COMUNICATO STAMPA
PROCESSO PIRELLI PER AMIANTO
IL P.M. CHIEDE CONDANNE  PER 8 DEGLI 11 DIRIGENTI IMPUTATI

Nel primo processo (giudice dott. Martorelli) che vede imputati i dirigenti della Pirelli per omicidio plurimo e lesioni gravissime causate dall’uso dell’amianto a decine di lavoratori, si è conclusa oggi la requisitoria del P.M. Maurizio Ascione con la richiesta di condanna per 8 degli 11 dirigenti membri del Consiglio di Amministrazione della Pirelli degli stabilimenti di Viale Sarca e di via Ripamonti  di Milano.
Il P.M. ha chiesto 8 anni di reclusione per Grandi Ludovico, 6 anni per Isola Luciano, 5 anni e mezzo per Bellingeri Gianfranco, 5 anni per Sierra Piero (presidente sino a pochi mesi fa dell’Istituto Nazionale di Ricerca sul Cancro e tuttora nel direttivo dell’Istituto), 4 anni per  Veronesi Guido, 3 anni ciascuno per Liberati Omar, Manca Gavino e Moroni Armando. Chiesta l’assoluzione per altri 3 (Battaglioli Gabriele, Pedone Carlo, Picco Roberto).  Nella richiesta di condanne il P.M. ha tenuto conto del periodo temporale più o meno lungo durante il quale gli imputati sono stati nel CdA o Amministratori Delegati.
Nelle udienze processuali è stato evidenziato come nelle lavorazioni venivano usati cancerogeni come le amine aromatiche, il talco contaminato d’amianto, il nerofumo e altri agenti, ricordando infine che lo IARC (Istituto Internazionale di Ricerca sul Cancro) considera l’industria della gomma come cancerogena per sua natura.
I lavoratori erano inoltre esposti a fibre d’amianto in modo diretto, indiretto e ambientale.

Anni di lotte in fabbrica e sul territorio hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e la magistratura. Anche se le ultime sentenze Eternit, Marlane e altre hanno assolto i padroni, affermando nei fatti che uccidere in nome del profitto non è reato, noi continuiamo a lottare senza arrenderci.

In questo processo i dirigenti Pirelli si sono comprati molte parti civili: abbiamo così assistito all’ennesima monetizzazione della salute e della morte, con istituzioni che hanno preso i soldi accordandosi con i legali degli imputati per uscire dal processo. E’ di oggi l’ultimo episodio: all’apertura dell’udienza l’avvocatessa dell’ASL di Milano, come altre istituzioni, si è ritirata dal processo comunicando al giudice dott. Martorelli di aver ottenuto un risarcimento.

Questo processo è partito grazie alla determinazione dei famigliari di alcune vittime, ai lavoratori e associazioni. Il nostro Comitato ha fornito alla Procura denunce, informazioni, documenti e testimoni che sono serviti a portare sul banco degli imputati i responsabili della morte di tanti nostri compagni di lavoro e al P.M. di formulare e richiedere le condanne.  
Ma tutto questo non ci soddisfa, perché gli ex lavoratori e i cittadini continuano a morire aspettando una giustizia che non arriva mai e quando arriva, è tardiva..
Continueremo a seguire il processo fino alla conclusione e a lottare nelle piazze, nel territorio e sui luoghi di lavoro

                      Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio


Milano 14 gennaio 2015