lunedì 15 febbraio 2016

Sanità, i medici non credono al miliardo e mezzo di Lorenzin e tirano dritto verso lo sciopero. Il giallo della convocazione

Sanità, i medici non credono al miliardo e mezzo di Lorenzin e tirano dritto verso lo sciopero. Il giallo della convocazione
Non si ferma il percorso di lotta dei medici ospedalieri e del Servizio Sanitario nazionale. Il miliardo e mezzo fatto balenare dalla ministra Lorenzin non li convince. 
“Credo che siamo ancora alle mezze verità e alla ricerca dello scoop - dice il segretario dell'Anaao-Assomed, Costantino Troise ai microfoni di Radio Rete Edicole in una intervista -. Potrà essere vero, ma non bisogna dimenticare che l’anno prossimo è previsto a carico delle regioni un taglio di quattro miliardi”. “E comunque la spesa sanitaria in rapporto al Pil – ha aggiunto Troise - è in decrescita. Il rapporto spesa sanitaria/pil ci colloca tra le ultime posizioni in Europa”.
Troise, che ha riconfermato lo sciopero del 17 e 18 marzo indetto con altre 17 sigle sindacali del settore, ha messo in dubbio che questo eventuale surplus contabile, legato essenzialmente alle previsioni di aumento del Pil, possa stare effettivamente nelle disponibilità del ministero della Sanità, lasciando intendere che in realtà il rubinetto è in mano al ministro dell’Economia.
Troise ha poi messo in evidenza che la convocazione della ministra Lorenzin non è arrivata ai sindacati ma all’Ordine dei medici, con una dicitura in aggiunta che consente la partecipazione solo ad un numero limitato di sindacalisti.
“Irrituale e singolare che per invitarci al confronto – ha detto Troise – si chiami l’ente di previdenza dei medici. Si parla a nuora perché suocera intenda? Siamo nella piena confusione e nel nervosismo. Anche nel mondo politico si accorgono di aver provocato un pasticcio per risparmiare cento milioni che poi nemmeno verranno risparmiati".

sabato 13 febbraio 2016

Sanità, crescono a cifre esponenziali in Veneto i cittadini che non riescono a pagare i farmaci e fanno fatica a curarsi (da controlacrisi.org)

da Logo ControLaCrisi.org

Sanità, crescono a cifre esponenziali in Veneto i cittadini che non riescono a pagare i farmaci e fanno fatica a curarsi
Sono piu' di 45.000 e sono in crescita del 22%, in Veneto, i cittadini indigenti che fanno fatica a curarsi e a pagarsi i farmaci. Sono gli stessi che nel 2015 si sono rivolti ai 142 enti caritativi del territorio e convenzionati con la Fondazione banco farmaceutico, ottenendo 74.000 confezioni di medicine, con una crescita del 15%, rispetto al 2014. Questi alcuni dei dati forniti dal Banco, a Palazzo Balbi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della XVI Giornata di raccolta del farmaco, che si terra' in Veneto, come in tutta Italia, domani.
Dai numeri forniti oggi nella sede della Giunta regionale, risulta che la zona piu' bisognosa e' l'area metropolitana di Venezia, dove si e' passati dai quasi 1.550 ai 4.300 richiedenti di medicine del 2015. Fra le persone assistite dagli enti convenzionati dal Banco nel 2015, il 39,7% sono donne, il 56,5%sono stranieri, il 18,7% sono minorenni e il 22% sono anziani. Per continuare ad aiutare, domani, in tutte le province del Veneto saranno 383 le farmacie che hanno aderito alla Giornata e dove sara' possibile acquistare farmaci da automedicazione, che saranno donati alle persone prive di risorse e in stato di poverta'. "Non posso che esprimere il mio plauso a questa lodevole iniziativa che vede la farmacia vicina ai cittadini piu' bisognosi", ha sottolineato in conferenza stampa il presidente di Federfarma Veneto Alberto Fontanesi. Quanto "sia importante per i bisognosi questa iniziativa- ha sottolineato l'assessore alla Sanita', Luca Coletto- lo dicono i numeri che indicano chiaramente come la crisi non sia in realta' finita e come l'affiancamento del volontariato agli sforzi che sta compiendo la sanita' pubblica per garantire a tutti cure perlomeno dignitose in un momento di pesanti tagli ai fondi nazionali, sia insostituibile".